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Humanitas Gavazzeni aderisce al Climate City Contract di Bergamo: obiettivo decarbonizzazione entro il 2030

Humanitas Gavazzeni è uno dei 41 soggetti, tra enti, imprese e realtà del territorio, che hanno risposto alla chiamata del Comune di Bergamo per aderire al “Climate city contract”, il patto territoriale che le 112 città scelte dall’Unione Europea per guidare la sfida alla decarbonizzazione stanno mettendo in cantiere nei rispettivi Paesi e che ha trasmesso nei giorni scorsi alla Commissione Europea a Bruxelles.
Questa mattina, 5 aprile, a Palazzo Frizzoni la presentazione alla città e la sigla di questo accordo che vede più soggetti del territorio condividere e mettere in atto in modo trasparente le azioni per la riduzione delle emissioni di CO2, partecipando così alla sfida della transizione ecologica entro il 2030.
«La scelta di Bergamo — commenta il sindaco Giorgio Gori —, tra le 112 città che guideranno la sfida alla neutralità climatica del nostro Continente, è una straordinaria opportunità per il nostro sviluppo futuro. Si tratta di un obiettivo particolarmente ambizioso e sfidante, a cui ci siamo candidati con entusiasmo proprio perché l’Amministrazione è determinata (ancora di più dopo l’emergenza Covid19) a mettere al centro delle scelte locali le tematiche ambientali e di progressiva decarbonizzazione».

L’obiettivo dichiarato della missione delle 112 città coinvolte dall’Unione Europea è quello di azzerare le emissioni di CO2 entro l’anno 2030. Bergamo ha notevolmente ridotto la produzione di emissioni: dal 2005 a oggi si son ridotte circa del -37%.

«La sfida non è del Comune di Bergamo – spiega l’Assessore all’ambiente Stefano Zenoni –, ma della città tutta e questa fase di allargamento della platea dei partner è stata fondamentale nel percorso di costruzione della strategia verso la decarbonizzazione 2030. Auspichiamo che molti altri soggetti vogliano salire in corsa su questo treno che sta iniziando a prendere velocità e ringrazio sin d’ora i 41 partner che han deciso di affiancare il Comune in questa sfida così importante».

Quattro le azioni di risparmio portate avanti da Humanitas Gavazzeni, di cui tre riguardano l’efficientamento degli edifici (piano di risparmio dell’energia elettrica, riduzione del consumo di energia termica, installazione di impianti fotovoltaici) e una è l’azione trasversale che riguarda la certificazione ambientale e quindi anche i comportamenti delle persone.
«L’efficientamento energetico e la sostenibilità sono obiettivi che stiamo portando avanti non da oggi – racconta l’ingegner Elena Gibellini che per l’Ufficio tecnico sta seguendo per l’ospedale l’accordo “Climate city contract” –. Negli ultimi anni abbiamo ottenuto un risparmio importante di energia elettrica pari al 28% tra il 2021 e il 2023 e del 12% di gas nello stesso periodo. In prospettiva ci aspettiamo un leggero aumento delle percentuali nei prossimi anni, e quindi un ultriore risparmio, anche in conseguenza dell’entrata in funzione dei nuovi pannelli fotovoltaici sull’Emergency Center».

Le città sono responsabili del 72% delle emissioni globali di gas serra

Puntare sulle città per raggiungere la carbon neutrality e salvare l’ambiente sembra una strada obbligata: occupano appena il 3% delle terre emerse, ma ospitano oltre metà della popolazione mondiale e in Europa si stima che entro il 2050 quasi l’85% degli abitanti vivrà in aree urbane. Sono responsabili di circa il 72% delle emissioni globali di gas serra: le città sono luoghi nei quali le iniziative per ridurre l’impronta di carbonio prodotta da energia, trasporti, edifici — ma anche da industria e agricoltura — possono trainare tutte le politiche green del continente.

Tra gli obiettivi da centrare nei prossimi 6 anni, sarà fondamentale raggiungere una piena efficienza energetica degli edifici (che significa zero emissioni): palazzi e altre costruzioni assorbono attualmente il 40% di tutta l’energia consumata nelle città. Altra azione fondamentale, l’attenzione alla distribuzione dell’energia rinnovabile. La promozione del trasporto pubblico, della mobilità pedonale e ciclabile, la multi-modalità e l’automazione dei trasporti sono altre priorità per cambiare in meglio qualità di vita e impatto sull’ambiente. Infine: economia circolare, drastica diminuzione nella produzione di rifiuti, emissioni di CO2 e inquinamento.

216 azioni già in campo

L’obiettivo di azzerare le emissioni, obiettivo al quale il Comune di Bergamo e i 41 partner del Climate City Contract puntano ad arrivare attraverso una grande quantità di azioni concrete, è sfidante e ambizioso: le strategie, le azioni e il lavoro in corso trovano già oggi spazio sul portale ufficiale del progetto, comunedibergamo.forimpact.ai
Nelle ultime settimane sono state raccolte ben 216 azioni differenti, suddivise per categorie tematiche principali: 

  • 85 azioni nel settore Edifici
  • 32 azioni nel settore Trasporti
  • 5 azioni nel settore AFOLU (forestazione e gestione dell’uso del suolo)
  • 29 azioni nel settore Rifiuti
  • 65 azioni nel settore Trasversale.