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Giovani verificatori del domani: la formazione in Humanitas Gavazzeni

Giacca e cravatta, sguardo attento e tanta voglia di imparare. Ad animare il parco e gli spazi di Humanitas Gavazzeni da lunedì 25 luglio sono ventisei ragazzi e una ragazza appena diplomati che fino a venerdì 29 saranno studenti del Master Pratico di Perfezionamento per Neodiplomati Tecnici Verificatori, organizzato da ANTEV (l’Associazione Nazionale Tecnici Verificatori) in Humanitas Gavazzeni.

Provengono da tre istituti tecnici campani e siciliani, hanno tra i 18 e i 22 anni, e per il quinto anno Humanitas Gavazzeni li ospita per fare pratica su defibrillatori, elettrobisturi, monitor funzione e tante altre apparecchiature elettromedicali, così da imparare le competenze richieste da tecnici capaci di valutare il funzionamento e la sicurezza di queste delicate tecnologie e intervenire per riparare eventuali danni o difetti, a garanzia della sicurezza e della salute di operatori e pazienti.

Sono in 27 e sono desiderosi di imparare, dare il massimo ed entrare nel mondo del lavoro: perché chi esce da questo percorso di formazione entra a far parte di una nicchia di professionisti, sempre più richiesti. E ANTEV è la prima e unica, al momento, associazione iscritta nell’Elenco delle Associazioni Professionali tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi di legge e che rilascia l’attestato di qualità dei servizi professionali ai tecnici verificatori di apparecchi, impianti e ambienti in ambito medicale e similare.

“Si tratta di una professione sempre più ricercata – spiega Costantino Carraro, Presidente di ANTEV e tutor del Master – Questo percorso di eccellenza, destinato ai neodiplomati di istituti tecnici che abbiano superato il percorso formativo ANTEV di due anni, mostra ogni anno il suo successo. E questo ci dice che la strada intrapresa risponde alle domande del mondo del lavoro perché le verifiche di sicurezza sulle apparecchiature elettromedicali devono essere effettuate da personale altamente qualificato e specializzato nel settore”.

Tanta pratica aspetta i partecipanti: in un’area dell’ospedale attrezzata ad hoc si cimenteranno con attrezzature biomedicali sotto la supervisione del Tutor e di ex studenti del Master. A completamento delle cinque giornate sono previsti colloqui con importanti aziende italiane alla ricerca di verificatori da inserire nel proprio staff.

L’entusiasmo dei ragazzi è palpabile, così come quello di Maurizio Pajè, ingegnere clinico di Humanitas Gavazzeni e referente regionale ANTEV che afferma: “Il progresso della medicina va di pari passo con lo sviluppo tecnologico, per questo motivo è necessario formare persone con competenze tecniche e voglia di imparare, ma anche con lo spirito giusto per muoversi in un contesto delicato, come quello ospedaliero, che richiede abilità, ma anche sensibilità e preparazione”.