COME TI POSSIAMO AIUTARE?

CENTRALINO

035.4204111

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

PRENOTAZIONI

Prenotazioni telefoniche SSN
035.4204300
Prenotazioni telefoniche Private
035.4204500

LINEE DEDICATE

Diagnostica per Immagini
035.4204001
Fondi e Assicurazioni
035.4204400
Humanitas Medical Care Bergamo
035.0747000

Adenoma Ipofisario


Che cos’è l’adenoma ipofisario?

Gli adenomi ipofisari sono lesioni benigne che occupano spazio all’interno della sella turcica e prendono origine dalla adenoipofisi. Sono le lesioni più comuni nella regione sellare e rappresentano il 10-15% dei tumori intra-cranici.

Gli adenomi ipofisari possono essere presenti come reperto incidentale alla risonanza magnetica nucleare (RMN) encefalo eseguita per altre ragioni (presente sino al 20% nei soggetti sani senza problemi di funzionalità ipofisaria). Non esistono differenze di incidenza della malattia per sesso ed età.

Attualmente gli adenomi ipofisari si distinguono in base a tre criteri:

  • le dimensioni
  • l‘invasione delle strutture circostanti (localizzazione)
  • la capacità secretoria.

In base alle dimensioni si distinguono in: microadenomi (inferiori ad 1 cm di diametro), macroadenomi (superiori ad 1 cm), adenomi giganti (maggiori di 3 cm).

In base alla localizzazione si distinguono in intrasellari ed extra-sellari.

In base alle caratteristiche secretorie, in adenomi clinicamente non funzionanti in cui le cellule tumorali non producono sostanze ormonalmente attive, e adenomi secernenti in cui l’ipersecrezioni ormonale causa sindromi cliniche tipiche:

  • PRL (prolattina) secernente: amenorrea e galattorrea nella donna, impotenza nel maschio.
  • GH (ormone della crescita) secernente: acromegalia/gigantismo.
  • ACTH (adrenocorticotropo) scernente: ipercortisolismo, Malattia di Cushing.
  • TSH (tireotropo) secernente: ipertiroidismo.

Come può essere individuato l’adenoma ipofisario?

Gli adenomi ipofisari devono essere differenziati da altre lesioni della regione ipotalamo-ipofisaria e dai casi di iperplasia ipofisaria che si osservano anche in condizioni fisiologiche come la pubertà, la gravidanza e l’allattamento.

La diagnosi va a ricercare:

  • sintomi clinici di ipersecrezione ormonale e dosaggi ormonali di laboratorio basali o dopo stimoli specifici;
  • segni e sintomi di massa quali iposecrezione ormonale da compressione della ipofisi sana, sintomi neuro-oftalmologici come riduzione della acuità visiva o del campo visivo, cefalea, diplopia (visione doppia) e ptosi palpebrale (per estensione laterale dell’adenoma);
  • sintomi endocrini tra cui l’ipogonadismo è il più frequente.

Lo specialista potrà richiedere l’esecuzione di esami strumentali quali:

  • risonanza magnetica (RMN) della ghiandola ipofisaria con o senza mezzo di contrasto (gadolinio)
  • esame del Campo visivo e Test di Hess-Lancaster con il quale viene valutata la presenza di diplopia, quando siano presenti anomalie della motilità degli occhi.

Come si può curare l’adenoma ipofisario?

Trattamento medico

La terapia medica rappresenta la prima scelta per la cura dell’adenoma ipofisario in caso di prolattinomi, dove si utilizzano con successo farmaci dopaminergici (Cabergolina, Bromocriptina…). Negli altri adenomi la terapia medica è una terapia di seconda scelta. Vengono utilizzati farmaci analoghi della somatostatina in caso di adenoma GH e TSH secernente.

Negli adenomi GH secernenti resistenti si utilizza un antagonista del recettore per il GH (pegvisomant). In caso di adenoma ACTH secernente si utilizza un nuovo analogo della somatostatina (pasireotide) o farmaci che agiscono a livello della ghiandola surrenalica riducendo la secrezione ormonale.

 

Trattamento chirurgico

La terapia chirurgica è indicata in tutti gli adenomi con esclusione dei PRL secernenti, sia microadenomi che macroadenomi. L’intervento avviene in genere per via transnasosfenoidale (TNS) con due metodologie distinte: TNS metodo microscopico o TNS metodo endoscopico. Solo raramente in casi particolarmente invasivi l’intervento utilizza la chirurgia trans cranica (TC).

 

Trattamento radioterapico

Il trattamento radioterapico va riservato solo ai casi di adenoma ipofisario con dimostrata ricrescita tumorale del residuo post chirurgico e/o in quei pazienti con elevato rischio operatorio in caso di re-intervento.

La terapia radiante può essere stereotassica frazionata o radiochirurgia (gamma Knife). In genere possono essere necessari alcuni anni perché venga ridotta la secrezione ormonale.

 

Terapia ormonale sostitutiva

Può essere indicata una terapia ormonale sostitutiva in quei pazienti con adenoma invasivo e destruente l’ipofisi sana e nei pazienti sottoposti a intervento chirurgico che abbia danneggiato la porzione di ipofisi o neuroipofisi sana.