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Emodinamica Interventistica Periferica


Qual è l’attività  del Laboratorio di Emodinamica Interventistica Periferica?

Il Laboratorio di Emodinamica Interventistica Periferica di Humanitas Gavazzeni Bergamo si occupa di tutte le patologie arteriose e venose extra-cardiache.

Il suo campo d’intervento è molto ampio e comprende:

  • l’aorta,
  • le arterie degli arti superiori e inferiori,
  • le arterie viscerali,
  • le fistole artero-venose dei pazienti dializzati,
  • le grandi vene centrali.

Il Laboratorio di Emodinamica Interventistica Periferica collabora strettamente con altri reparti dell’ospedale come la Chirurgia Vascolare, di cui rappresenta sostanzialmente l’estensione “endovascolare”.

È stato inoltre costituito l’Angioteam dialisi, un gruppo multidisciplinare dedicato espressamente alle problematiche cardiovascolari e dell’accesso dei pazienti dializzati. Lo scopo è fornire ai pazienti dializzati un “fast track” per la rapida esecuzione di procedure percutanee e chirurgiche.

 

Le patologie trattate dal Laboratorio di Emodinamica Interventistica Periferica

Le principali patologie trattate nel Laboratorio di Emodinamica Interventistica Periferica sono:

  • ischemia critica degli arti inferiori: condizione complessa, spesso drammatica, che richiede un trattamento tempestivo e coordinato. Le procedure di rivascolarizzazione percutanea sono uno dei momenti fondamentali nell’iter terapeutico del paziente. Lo scopo dell’angioplastica è ristabilire una linea diretta di flusso pulsatile sino ai tessuti distali sofferenti. Infatti, ciò che maggiormente differenzia la procedura di angioplastica nei pazienti con ischemia critica d’arto è l’estrema lunghezza dei vasi trattati: la lunghezza media di vaso trattato per singola procedura è di oltre 20 cm. Quando il sangue torna a perfondere i tessuti sofferenti portando ossigenonutrimenti e antibiotici il piede viene finalmente messo in condizioni ottimali per poter guarire.
  • ischemia critica della mano nei pazienti dializzati: evento drammatico che colpisce, nella maggior parte dei casi, pazienti con insufficienza renale cronica in emodialisi. Ricostruire la fisiopatologia sottostante alla comparsa di dolore e di lesioni digitali è talora complesso, in quanto le diverse cause sono spesso coesistenti: presenza di una fistola artero-venosa, malattia delle arterie radiale e ulnare, malattia ostruttiva dei piccoli vasi propri della mano. Il trattamento è possibile solo in un numero limitato di casi, con un successo clinico non superiore al 60%. Nonostante questo è talora possibile risolvere l’ischemia salvando sia la mano sia la fistola per emodialisi.
  • manutenzione delle fistole e dei cateteri venosi centrali nei pazienti dializzati: vengono trattate con angioplastica le stenosi venose a valle delle fistole mal funzionanti, le stenosi o le occlusioni delle grandi vene centrali. Il Servizio interviene per posizionare cateteri venosi centrali per emodialisi in pazienti con anatomie complesse o con ostruzioni delle grandi vene. Sotto la guida di specialisti vengono allestite chirurgicamente Fistole Artero Venose (FAV) complesse, FAV protesiche e vengono eseguite revisioni di FAV malfunzionanti o condizionanti una sindrome da furto.

I trattamenti effettuati dal Laboratorio di Emodinamica Interventistica Periferica sono sempre “mini-invasivi”: l’ingresso nell’albero vascolare del paziente avviene tramite una semplice puntura arteriosa fatta in anestesia locale.

Si posiziona un tubicino (il cosiddetto “introduttore”) attraverso il quale si fanno navigare particolari cateteri attraverso l’albero vascolare. Questi cateteri sono muniti di palloncinistent e altri strumenti che dilatano le ostruzioni e permettono una ripresa del normale flusso ematico.