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Fico d’India

Il fico d’India è il frutto di piante che appartengono alla famiglia delle Cactaceae, che crescono in presenza di climi caldi e asciutti.

Ha colori cangianti – con tonalità che vanno dal giallo al rosso porpora – ed è ricoperto di spine e da setole.

Quali sono le proprietà nutrizionali del fico d’India?

In 100 grammi di fico d’India c’è un apporto di circa 53 calorie, così suddivise: 92% carboidrati, 6% proteine e 2% lipidi.

Nella stessa quantità sono inoltre presenti:

Nella polpa sono contenuti: betanina, che ne fornisce la tonalità rosso porpora, indicazantina, che la colora di giallo, biotoli, flavonoli, carotenoidi, tocoferoli e taurina.

Quando non bisogna mangiare fico d’India?

Il consumo di fico d’India potrebbe potenziare l’effetto ipoglicemizzante di alcuni farmaci, tra cui l’acarbosio, la metformina, il rosiglitazone e la gliburide.

Potrebbe inoltre contribuire ad aumentare la diuresi in pazienti che assumono diuretici come l’idroclorotiazeide e la furosemide.

Quali sono i possibili benefici del fico d’India?

Il fusto del fico d’India viene utilizzato in molti casi a scopo medicinale. Nello specifico, è presente in preparati con cui è possibile contrastare l’ipercolesterolemia e controllare la pressione. Viene inoltre utilizzato contro acidità gastrica, affaticamento, dispnea, ulcera, glaucoma e problemi al fegato.

Le pale spinose, invece, avrebbero proprietà antinfiammatorie e sarebbero per questo utili in caso di artrosi, pertosse, edema e per prevenire l’infezione provocata da ferite.

Quali sono le controindicazioni del fico d’India?

Il fico d’India può dare allergia e scatenare reazioni da ipersensibilità sotto forma in particolare di dermatiti. Il contatto con le spine sembra inoltre in grado di scatenare granulomi.

I prodotti in commercio a base di questo frutto, dalle capsule ai succhi, sono da evitare durante la gravidanza o l’allattamento perché non sono stati fatti finora studi clinici appositi che ne certifichino la sicurezza.

Avvertenza

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.

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